Operetta retorica di ispirazione burlesca composta dal dotto bizantino Sinesio,
vissuto fra il IV e il V sec. d.C. Motivo occasionale dell'opera è la
confutazione dello scritto di Dione di Prusia
Encomio della capigliatura,
giacché, ammette scherzosamente Sinesio, egli stesso è calvo e
deve quindi difendere il proprio aspetto fisico, anche se poi l'autore si serve
di un così banale tema per sbizzarrirsi in una esercitazione sofistica.
Gli argomenti usati poi per sostenere la superiorità della calvizie sono
volta a volta paradossali ed assurdi, come quando Sinesio afferma che
assomigliando la testa di un calvo ad una sfera, che è il più
perfetto dei corpi, ciò dimostra che l'uomo calvo è superiore a
chi non lo è. Notevole è pure la vivacità dello stile, che
rende complessivamente gradevole al lettore l'operetta.